Orte

La città sotto la città

Orte

La città sotto la città

Orte, fin dai tempi remoti, è stata un importante snodo stradale. Vicina al Tevere, all’autostrada e alla stazione ferroviaria.

Orte è il Comune più a nord dell’Agro Falisco. Per la sua collocazione geografica ha sempre avuto un grande valore strategico.
La visita del borgo offre varie possibilità. La fitta rete di cunicoli sotterranei ripercorre l’elaborata rete idrica cittadina. Orte ha ospitato per secoli la diocesi ed è ricca di opera sacre, alcune delle quali ospitate nei musei. La struttura del centro storico è di tipo medievale, suddiviso nelle famose Sette Contrade, che hanno la funzione di memoria collettiva. 

Orte è un ottimo punto di accesso all’Agro Falisco, ci sono: l’uscita dell’autostrada A1, l’uscita della superstrada Orte-Ravenna e la stazione ferroviaria, nella quale passano le linee Firenze-Roma e Ancona-Roma.

Il Tevere da Orte scorre fino a Roma, tracciando il limite orientale dell’Agro Falisco. Visita questo borgo del Lazio e scopri le tradizioni della nostra terra!

Comune di Orte

Regione: Lazio

Provincia: Viterbo

Abitanti: 8.795

Cap: 01028

Santo Patrono: Sant'Egidio

Festa patronale: 1 settembre

Il tempo a Orte

Lo sai che… la battaglia decisiva tra Romani ed Etruschi si svolse al Lago Vadimone, vicino Orte. La guerra venne vinta dai Romani. Oggi il lago è quasi prosciugato.

Lo sai che… la battaglia decisiva tra Romani ed Etruschi si svolse al Lago Vadimone, vicino Orte. La guerra venne vinta dai Romani. Oggi il lago è quasi prosciugato.

Le origini Orte

Orte nasce come insediamento etrusco nel VI secolo a.C., benché siano stati trovati reperti del Paleolitico. Gli Etruschi si stabiliscono sul colle tufaceo in cui si trova l’attuale borgo. L’origine del nome è incerta e sembra derivare da Horta o Hortae.
Gli Etruschi si trovarono presto in guerra con i Romani, che in quel periodo cominciano a espandersi. Il culmine di questo conflitto avviene durante le due battaglie sul Lago Vadimone (310 e 283 a.C), con la vittoria finale dei Romani.

 

Roma e il Tevere

Sotto il dominio romano Orte vive un periodo di splendore. La costruzione della Via Amerina, nel 241-240 a.C., che a quell’altezza attraversava il Tevere, rende Orte un fondamentale snodo viario. Il ponte sul quale passava la via, era a cinque archi con torri. Lo stemma cittadino rappresenta questo antico ponte imperiale. Viene costruito il Porto Fluviale di Seripola e l’acquedotto con nove archi, per soddisfare le esigenze idriche degli abitanti.

 

Il periodo bizantino

Con l’affermarsi del Cristianesimo la crescita di Orte continua, anche perché nel VII secolo d.C. diventa sede vescovile. Orte, per la sua importanza strategica, è protagonista delle vicende del periodo bizantino. Nell’VIII secolo diventa parte del Patrimonio di San Pietro in Tuscia e viene contesa con i Longobardi, per il controllo tra Roma e Ravenna. È una tappa fondamentale del cosiddetto “corridoio bizantino”.  In questo periodo vengono costruite le porte e le mura.

 

Il Tardo Medioevo

Orte vive in pieno l’instabilità politica e le controversie della Chiesa dei secoli seguenti. Dal Tardo Medioevo la città conferma il suo valore, nel 1200 compila il suo primo statuto e rimane sede episcopale. Mantiene la sua indipedenza ed elegge il proprio vescovo. La sua libertà è testimoniata dal bianco e rosso dello stemma cittadino.
Intanto nel corso degli anni si erano sviluppati dei sobborghi a ridosso del colle tufaceo. Questi vengono abbandonati durante le invasioni barbariche. A causa dell’aumento della popolazione le case nel borgo vengono alzate, con la costruzione dei tipici archetti per sostenere gli edifici. Inoltre, tra il XIII e il XIV, Orte è sede di un’università.

 

Le contrade

I conflitti interni tra Guelfi e Ghibellini nel X secolo, infondono nella comunità ortana un’attitudine democratica. Al podestà si affiancano i magistrati e il capo del consiglio viene sostituito ogni quindici giorni.
Vengono costruite sette contrade che si allungano dalla piazza principale, ognuna con il nome del santo titolare.
Più un’ottava quella di Capo Castello, nella quale si trova la Rocca difensiva. Qui risiedono nel tempo alcuni Signori scelti dai pontefici, fino a quando, dopo il tiranno Antonio Colonna, la Rocca viene distrutta dal popolo.

 

Il crollo del Ponte di Augusto e la decadenza

Il ponte che attraversa il Tevere nel XVI secolo è vittima di alcune alluvioni, che causano un definitivo crollo nel 1530. Da quel momento il ponte non viene più ricostruito.
È una fase molto dura per Orte, oltre l’epidemia di peste del 1846, Papa Sisto V sceglie come collegamento principale la Via Flaminia. Viene costruito Ponte Felice, che sorvola il Tevere, all’altezza della Rocca di Borghetto, vicino Civita Castellana. La Via Flaminia diventa la strada principale del territorio. Dopodiché la sede episcopale viene trasferita nella Diocesi di Civita Castellana.

 

La ferrovia e la stazione di Orte

La decadenza di Orte termina dopo la costruzione della ferrovia pontificia, nel 1864. La tratta parte da Roma e finisce ad Ancona. Intorno alla stazione cresce una borgata, oggi Orte Scalo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la borgata e parte del borgo vengono rase al suolo, poi ricostruite. Il passaggio dell’Autostrada del Sole, poi dell’E45, riportano Orte al suo valore di fondamentale snodo viario lungo il Tevere. La porta d’accesso a nord dell’Agro Falisco.

 

L’avvincente storia di Orte ha lasciato al borgo monumenti unici. Scopri quello che c’è da vedere!

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